Riccione | Tassa di soggiorno, nell’imbarazzo per la riscossione gli albergatori devolvono il rimborso in opere di carità
Singolare iniziativa dell’Associazione albergatori di Riccione. Riguarda la riscossione della tassa di soggiorno. Dagli uffici di viale San Martino è partita una strana lettera indirizzata agli associati. Annuncia l’istituzione di un ‘fondo imposta di soggiorno’ da destinare alle situazioni di indigenza presenti nella realtà locale.
“Intendiamo chiederti di donare i soldi del rimborso ad un fondo gestito dall’Associazione Albergatori, che a sua volta devolverà a reali situazioni di bisogno (famiglie/ associazioni/ caritas/ parrocchie/ etc.). Nella totale libertà di ognuno, confidiamo che la tua piccola cifra potrà far parte di un utile somma da devolvere a situazioni di vero bisogno, che ci verranno segnalate”, spiega il presidente Bruno Bianchini, firmatario della missiva. “La gestione del “fondo imposta di soggiorno” sarà pubblica e trasparente, comunicata ad ogni assemblea dei soci, in cui saranno esplicitamente indicati i soldi, i donatori e coloro che riceveranno la beneficenza”.
Iniziativa che resta meritevole pur di fronte alla motivazione che ha spinto l’associazione a cimentarsi in questa opera di solidarietà. “In questi giorni - attacca infatti la lettera che si rivolge agli albergatori a uno a uno - ti è pervenuta l’e-mail da parte del Comune di Riccione, per la richiesta di rimborso delle spese sostenute per la gestione dell’imposta di soggiorno per l’anno 2013. Molti albergatori ci hanno riferito l’imbarazzo e la vergogna a ritirare i pochi euro che spettavano a loro, e ci hanno chiesto di provvedere noi all’incasso. In base al regolamento noi non possiamo incassare i soldi che sono dovuti ad ogni singola licenza, ma possiamo chiederti di devolvere la vergognosa cifra in beneficenza o a scopi caritatevoli”.